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"DIMENTICATA" da molte SCUOLE.... la GIORNATA del &q


Con legge 30 marzo 2004 n. 92, il 10 febbraio di ogni anno, si celebra la giornata del RICORDO.

Serve una ulteriore presa di posizione della Regione del Veneto di pochi giorni fa, per NON far dimenticare la tragedia delle Foibe e dell'esodo di Istriani, Fiumani e Dalmati, istituendo un concorso rivolto a tutti i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori.

Bene ha fatto il Parlamento nel 2004, bene ha fatto oggi la Regione del Veneto, ma gran parte delle istituzioni sono ancora vergognosamente distanti dal conferire la dovuta importanza a questa triste ricorrenza.

Le SCUOLE ci mettono del loro con le lungaggini amministrative e con la forte opposizione frutto della ideologia politica presente in parte degli addetti della scuola.

In effetti ci si domanda come mai dal 2004 ad oggi, sono ancora pochi i libri di testo scolastici adottati che parlano o accennano alla pulizia etnica titina.

 

Una ragione c'è, anzi due:

- La prima sta nel fatto che la forte preponderanza dell'ideologia di sinistra, anche se obsoleta ed anacronistica, incide non poco, e per non perdere quote di mercato, le case editrici dei libri di testo, si adeguano e trattano con insufficienza l'argomento.

Quindi, in virtù di questi fatti, i nostri figli non saranno mai adeguatamente informati se non si mette definitivamente mano a questo andazzo disinformativo e di parte.

L'aspetto economico gioca quindi un ruolo nevralgico, al punto tale che, per paura che qualche docente scarti il libro di testo, la casa editrice mantiene lo status quo dell'informazione, ovvero della disinformazione sulle Foibe.

Altro punto importante da non sottovalutare è la tempistica.

Ogni anno, in prossimità di fine maggio e i primi di giugno, ogni Consiglio di Istituto delibera sui testi da adottare per l'anno scolastico a venire confermando quanto indicato nei consigli di classe nel mese precedente.

Ma la questione non finisce qui, infatti, questa scelta ricade in primis al docente (sui testi proposti dalle case editrici), in seconda battuta dal consiglio di classe, (che da l'ok per l'adozione del testo), impegnando la didattica delle classi a seguire, e se ci sono degli avvicendamenti tra docenti, anche quest'ultimo deve assoggettarsi.

Si comprende quindi il perché molte volte i docenti non seguono i testi adottati e preferiscano far studiare i ragazzi su altri testi e dispense.

E i genitori ?

I genitori hanno pochissimo margine di intervento.

I tempi stretti non ne permettono la discussione, e pochi genitori conoscono il vero iter, lasciando ad altri tutte le decisioni.

Occorre quindi, non farci trovare impreparati e all'ultimo momento e proprio nei mesi di marzo e aprile cercare di concertare una scelta, più equilibrata, più professionale e più vicina alle mutate esigenze della didattica.

Condividere sarebbe il primo vero passo per dare, da un lato una equilibrata informazione storica agli studenti, dall'altro responsabilizzare genitori e aiutare i docenti in una scelta importante per il "sapere" degli studenti.

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