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INCAPACITA' GOVERNATIVA tra VIRUS, ECONOMIA e BUON SENSO

RIFLESSIONI


Cari amici, so che la riflessione che segue è lunga, va ben oltre alle cinque righe per essere, sotto il profilo della comunicazione, un post performante sui social. Ma chi può leggerlo ora o se vuole ritornarci più tardi con calma, ve lo assicuro, ne vale il tempo che dedicate, quantomeno come spunto di discussione. Chissà, magari questo post possa perfino giungere alla lettura di qualche ex bibitaro o ex partecipante al Grande Fratello che ora governa le nostre sorti economiche.

"Questi governanti devono andarsene al più presto e più ci stanno al potere, più fanno danni, hanno e stanno dimostrando tutta la loro incapacità e per taluni anche incompetenza. Dico questo perchè le loro scelte provocheranno più morti per suicidio, per infarto ed ictus che morti EFFETTIVI da coronavirus. Si, perchè la preoccupazione di chi ha una attività in proprio sta portando molti a non reggere più l'impatto sotto il profilo psicologico e l'incubo della chiusura che declini verso il FALLIMENTO è elevata oltre che essere in molti casi certa. Molti non avranno la forza di superare questa vergogna che mai avrebbero pensato di provare! Ma questo "Giuseppi" insieme a questa pletora di personaggi da "task force", (che se fossimo in un altro momento storico sarebbe un bel titolo per un film distensivo in stile Boldi - De Sica), non si rende conto che se non fa ripartire l'economia SUBITO fa un disastro economico e sociale che nemmeno la guerra con armi vere produrrebbe. Vi ricordate quando nella conferenza stampa del 27 gennaio scorso, il nostro premier ha dichiarato prima "non c'è alcun rischio per l'Italia" e subito dopo ha rimarcato "siamo prontissimi"? FOLLIA. Noi siamo ancora nel pieno della chiusura totale e la Germania dopo 30 giorni ha riaperto la Volkswagen, ma non ha mai fermato l'industria siderurgica, mentre l'Italia ha fermato in blocco le acciaierie. Caro premier NOI NON ERAVAMO PRONTI, perchè mai una affermazione più falsa di quella che hai fatto? La nostra economia è a pezzi e necessita di interventi forti come hanno già fatto i governi tedesco e statunitense: grande iniezione di liquidità, altro che le ridicole elemosine da 600 euro a marzo e forse 800 ad aprile, e poi ? Scusate, è vero, noi siamo i geni del reddito di cittadinanza. Cosa potevamo pretendere? DOBBIAMO RIPARTIRE SUBITO SENZA SE E SENZA MA. Proprio per questo dobbiamo guardare al futuro e sapere di cosa necessita la nostra economia. Nel particolare parto dalla ristorazione con alcune considerazioni e delle brevi domande. Come può un locale diminuire i posti a sedere del 60% distanziando i tavoli in modo da garantire la distanza sociale di due metri? Come fa un bar a far entrare nel locale gli avventori uno alla volta a prendere il caffè dando un tempo limite per la consumazione? Tavolate vietate, ricevimenti, feste, cene post riunioni a forte rischio. Ma come faranno a stare in piedi queste attività? Quanti dipendenti rimarranno a casa vittime del ridimensionamento? Obbligare a ridurre i ricavi di oltre il 50% significa sentenziare la chiusura della attività. Nessuno potrà rimanere a galla pensando al solo asporto o semplicemente pensarlo come aggiunta al servizio al tavolo, perchè i conti alla fine devono tornare. Per pizzerie, bar, trattorie, ristoranti, osterie, paninoteche dovrà essere sospesa e congelata la tassazione relativa al PLATEATICO in tutti i comuni per tutto il 2020 !! Vogliamo parlare del settore turistico alberghiero? Saranno in grado queste attività di rimanere in piedi fino a marzo 2021? Il turismo dall'estero è compromesso fino alla prossima Pasqua. Ma se le aziende, le imprese commerciali saranno decimate, quanti viaggeranno per motivi di lavoro? Molti di meno, e come sopravviveranno le strutture alberghiere e di B&B? Per non fallire, dovranno chiudere, mettere in cassa integrazione e licenziare, tenere chiuso fino alla nuova riapertura del mercato perchè solo così avranno meno costi, ogni giorno di apertura sarebbero dei costi irrecuperabili. Non ci sono alternative, se non vogliamo che si avveri la desertificazione nei nostri punti di forza dobbiamo dare una mano con la sospensione e il congelamento da subito per tutto il 2020 di TARI e IMU !!! E il commercio al minuto? Qualcuno spieghi quale sia la differenza tra un negozio di ferramenta e uno di abbigliamento sulla possibilità di trasmissione del virus..... Se ci sono studi scientifici fondati, alzo le mani e chiedo venia. Ma non ci sono ! La ripartenza per settori è una autentica follia, o tutti o nessuno, quindi tutti, perchè nel loro insieme, tutti i settori sono parte integrante dello stesso circuito economico. Far ripartire in base al codice ATECO è follia. Nel commercio che ha visto annullarsi le opportunità del carnevale, della Pasqua, dei fine settimana molti chiuderanno e altri posti di lavoro saranno sacrificati. Anche qui occorre dare un segnale forte e responsabile: sospendere e congelare l'IRAP, perchè ognuno deve fare la propria parte, COMUNI, REGIONI e STATO. Molti saranno i fallimenti che inonderanno i tribunali per anni. Il VIRUS non è in questo o in quel settore, è ovunque o non c'è da nessuna parte. Ma veniamo alla categoria che mi vede coinvolto da vicino, gli agenti di commercio, qualcuno mi spieghi perchè un agente di assicurazioni o uno finanziario, grazie al codice ATECO, possa girare e visitare i clienti e invece un povero cristiano che svolge la professione di agente di commercio nel settore calzaturiero, tessile, abbigliamento, arredamento e filiera del mobile, non possa lavorare. Forse il DNA è diverso da categoria a categoria con anticorpi aventi la differente propensione di infettarsi del virus? Ma come affermava un politico del XX° secolo, "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca", e mi pongo questa domanda: "come mai i più penalizzati sono ancora i settori più rappresentativi del made in Italy in chiave economica? Cè sotto qualcosa? Ma quello che dà ancor più fastidio è che lo decidano con DPCM i nostri governanti che devono tutelare la salute e l'economia nazionale.... Differenziare serve solo a privilegiare o condannare l'uno o l'altro, ma il paradosso sta dietro l'angolo, basti pensare al fatto che si sono dannati a far evitare aggregazioni ed assembramenti, quando per giorni, per settimane si è permesso di recarsi al supermercato senza guanti e poter toccare carrelli, digitare PIN del bancomat, scegliere il prodotto senza un minimo di protocollo, pensando solo al metro di distanza sociale, quando la promiscuità delle cose ed oggetti toccati senza un adeguato protocollo diventavano il primo ambiente veicolante il virus. Tenere chiusi gli esercizi commerciali significa far fallire tutti coloro che hanno merce e non possono venderla, merce talvolta non più vendibile come nel caso dell'abbigliamento di moda, ma dovrà comunque essere pagata ai fornitori per non iniziare una catena perversa di liquidità che inquinerà tutto il sistema economico nazionale. Tutto ciò favorirà maggiormenti i colossi del commercio elettronico come Amazon e Alibaba penalizzando di fatto tutti i negozi rionali e divicinato. Questa è una guerra economica e in quanto tale ci sono tutte le caratteristiche per adottare una economia di guerra che, in parole povere riconduce ad un cambio di paradigma nella vita di tutti i giorni, modificando non solo stili di vita economica, ma adeguando produzione e commercio alle necessità contingenti, e che in parte sta già usccedendo. Occorre attuare un poderoso Piano Marshal ben più vigoroso di quello post bellico, adatto ai tempi nostri. Quindi NON possiamo tenere le attività professionali e d'impresa chiuse, è un suicidio economico sociale che farà più vittime del coronavirus o di una guerra con armi. Non dobbiamo avere paura di una azione forte perchè sarà l'unica possibile per rimettere in moto l'economia, se la produzione e il commercio ripartono, si generano utili e ritorno in tasse, le quali garantiranno fra qualche anno la stabilità dell'Italia, al contrario, se non si fa circolare ricchezza, ma depressione, il risultato sarà inevitabilmente una catastrofe sociale a tutti i livelli. Serve ora una maestosa iniezione di denaro alle imprese e buona parte a fondo perduto. Sarà l'unico modo per salvaguardare i posti di lavoro, perchè chi lavora guadagna e chi guadagna spende e acquista servizi e prodotti, e se l'ingranaggio si inceppa, non si spende più e il ciclo economico va in shock come succede esattamente nel corpo umano se il sangue non viene più pompato dal cuore al cervello, ..... e se non circola più ahimè è la fine.

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